Emanazioni auriche

Nel contesto della parapsicologia e della spiritualità, l’aura o alone luminoso, parola che deriva dal greco aúra («soffio»), denota un sottile campo di radiazione luminosa, invisibile alla normale percezione, che circonderebbe e animerebbe tutti gli esseri viventi (persone, animali e piante), capace di riflettere l’anima dell’individuo cui tale aura appartiene e di sopravvivere al decadimento della sua vita biologica.

L’aura è stata spesso rappresentata come un un’emanazione luminosa, ovoide, che avvolge il corpo e percepibile solo da individui sensitivi.

L’aura non è che il riflesso dei pensieri e degli atteggiamenti di una persona, essa ne riflette anche le eventuali disarmonie e comportamenti errati.

Quando associata a una persona, l’aura può fornire una visione molto chiara degli aspetti spirituali, emotivi e fisici dell’individuo.

Un’aura generalmente si estende di solito fino ad 1 metro dal suo corpo fisico, tuttavia chi ha subito abusi, torti o violenze ha un’aura di circa 15 metri intorno a sé.

L’aurea può essere di diversi colori e ciascun colore ha un significato diverso, come se l’anima generasse in tal modo la sua precisa identità.

L’aurea può essere quindi: rossa, gialla, arancione, viola, blu, dorata, bianca o argentata, marrone o nera.

Questa sequenza fotografica nasce da un’idea creativa. Ho cercato di rappresentare l’aura associando questa atmosfera energetica umana a diversi stati d’animo o situazioni. Non essendo un chiaroveggente ho utilizzato la sola fantasia per provare a produrre questa rappresentazione, e tutte le foto sono il risultato di un solo scatto eseguito giocando con il flash e tempi lunghi di scatto.

Kandinsky attribuiva ad ogni colore e ad ogni linea un significato ed una capacità espressiva.

Partendo dai suoi postulati ho utilizzato specifici colori (bianco, dorato, giallo, rosso, verde…) e linee (nette, definite, diffuse, armoniche o spezzate) per rappresentare questa associazione tra il corpo fisico e il corpo spirituale.